giovedì 4 febbraio 2010

Io logico storico

L'IO logico storico o Io volontaristico pensante o Io responsabile agente – è la capacità di mediare il reale esterno secondo l’esigenza individuale dell’intimo. E’ la funzione di concretizzare il reale secondo l’esigenza introversa od estroversa.
Di fatto, l’evidenza quotidiana dimostra l’enorme frequenza di un Io fittizio, cioè di un Io non autentico, che non è in grado di agire la propria identità di natura.
L’uomo vero è colui che possiede l’Io logico storico in azione univoca con l’Io a priori.
Questo è il risultato dell’intenzionalità dell’In Sé ontico, che consiste nel portare la persona all’autorealizzazione.
Ciò è possibile alla luce della guida dell’Io a priori.

venerdì 1 gennaio 2010

Complesso di edipo

Nella concezione classica freudiana, il complesso edipico indica un insieme di desideri sessuali ambivalenti che il bambino prova nei confronti delle figure genitoriali. Relativamente alle fasi dello sviluppo psicosessuale, esso insorge durante la fase fallica e il suo superamento introduce al periodo di latenza.

Si tratta di un atteggiamento ambivalente di desiderio di morte e sostituzione nei confronti del genitore dello stesso sesso e di desiderio di possesso esclusivo nei confronti del genitore di sesso opposto. Questi sentimenti sono non solo ambivalenti ma anche vissuti negativamente (in maniera opposta), cioè i ruoli dei due genitori (amato e odiato) si scambiano alternandosi.

L'impostazione di tale problematica ha segnato, fin dagli albori del movimento psicoanalitico, il dissidio Freud-Jung e poi la scissione degli psicoanalisti di orientamento junghiano dall'Associazione Internazionale di Psicoanalisi.

venerdì 27 novembre 2009

Come affrontare le problematiche in azienda

Durante il Congresso “Business Intuition 2004” organizzato dalla FOIL a Riga dal 28 ottobre al 2 novembre 2004, una relatrice (consulente aziendale) spiegava: “Ogni volta che entro in un’azienda, il problema con i collaboratori è quello che sta alla radice della maggior parte dei “sintomi” rilevati. Spesso gli imprenditori mi dicono che non c’è produzione, distribuzione o progetto difficile quanto la gestione della risorsa umana, del personale. Eppure è proprio la risorsa umana che fa la differenza nella competitività e qualità del prodotto e servizio dell’azienda.

Miriadi i corsi che si fanno sulla delega ai collaboratori, gestione del team, pianificazione ed organizzazione delle risorse umane, selezione e ricerca del personale. Si parla soprattutto di “motivazione” del gruppo di lavoro, come leva per poter trovare la giusta sinergia tra i vari componenti del gruppo di lavoro. La FOIL, attraverso l’up stream analysis, cerca di rilevare qual è la “motivazione” a monte che sta prevalendo nelle relazioni tra le persone che lavorano in una azienda, verifica se è funzionale al gruppo di lavoro nell’azienda ed eventualmente ne “riallinea” le coordinate alla realizzazione dell’intuizione del leader.”

martedì 27 ottobre 2009

Che cos’è il “complesso dominante”

Il complesso dominante è quello che tende con maggior frequenza alla coazione a ripetere, non consente ciò che gli è contrario o diverso da lui; consente deviazioni sporadiche ed altre forme complessuali, solo se di rinforzo al dominante, o predisposizione ambientale al dominante.

L’In Sé ha tanti fasci o pulsioni che si evolvono al contatto con l’ambiente. L’Io è il potenziale più realizzato tra queste pulsioni dell’In Sé, il fascio più forte capace di costellare tutti gli altri; è la valenza che ha maggior metodo per essere struttura funzionale dell’In Sé al mondo esterno. Non sempre, però, l’Io – più accreditato esternamente – è il più forte nella vita.

I complessi sono tanti piccoli “Io” prefissati, meccanismi di difesa della natura, sorti dopo che il soggetto, durante l’infanzia, ha accettato il compromesso con una situazione contro la vita che in seguito rimuove.

Sono forme di vita rimossa a causa dell’intervento del monitor di deflessione, per cui essi vivono ed agiscono; sono parti reali della natura del soggetto, che l’Io censura e si evolvono in modo autonomo.

Il complesso non può essere eliminato, per il fatto che anche lì è sempre il reale del soggetto. Esso è una zona rimossa, che va investita in una nuova forma; tolta dalla fissità dello stereotipo, si evolve in circolarità del potere dell’Io, il quale acquista in seguito un esercito in più.

venerdì 25 settembre 2009

Cos'è la metanoia?

Variazione radicale del comportamento per identificarlo all’intenzionalità dell’In Sé.
Riorganizzazione in progress di tutti i modelli mentali e comportamentali. La sua essenza è il disinvestirsi continuamente del passato e il costituirsi sulla funzionalità immediata del soggetto qui e adesso, secondo la selezione dell’Io a priori.
Con questo termine, l’Ontopsicologia intende un cambiamento del pilota Io: sostituire l’Io formato dalla doxa con quello sublimato dalla intenzionalità dell’In Sé ontico.

mercoledì 26 agosto 2009

Il sogno

Il sogno è un fenomeno legato al sonno e in particolare alla fase REM del sonno, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni apparentemente reali.

Lo studio e l'analisi dei sogni inducono a riconoscere un tipo di funzionamento mentale avente leggi e meccanismi diversi dai processi di pensiero che sono oggetto di studio della psicologia tradizionale. Freud nel '900, spiegò questa modalità di funzionamento dell'apparato psichico descrivendo la psicologia dei processi onirici e suddivise il funzionamento dell'apparato psichico in due forme che chiamò processo primario e processo secondario.

Secondo tale teoria psicoanalitica classica, il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio inappagato durante la vita diurna.

Dopo Freud, molti analisti di varie correnti si sono interessati al sogno. Contributi originali sono stati portati nel 1952 da Ronald Fairbairn, per il quale il sogno sarebbe un fenomeno schizoide, da interpretare alla luce della teoria degli oggetti parziali della Klein, ponendo l'accento sull'aspetto simbiotico della personalità.

Bonime nel 1962 propone una teoria del sogno basata sulla concezione che il sogno sia un autoinganno volto a preservare e a rafforzare un modello di vita, ponendo l'accento sull'aspetto comportamentale sociale della personalità.

martedì 21 luglio 2009

Sintomi cronici

Come è possibile con alcune sedute far regredire un sintomo cronico di rilievo psichiatrico o neurologico o un’alterazione funzionale o organica?
Occorre sapere che anche quando la coscienza non sa, il corpo racconta. Prima che la natura di una cosa possa configurare un linguaggio, comunica per intrinsecità di autoposizione. In natura qualsiasi cosa comunica e nella misura che è comunicazione si perfeziona per tendere al relativo più immediato. Questa comunicazione base di ogni cosa è semantica esistenziale.
Questa semantica esistenziale si può precisarla come campo di informazione.
Quando l’Ontopsicologia opera la ricerca con il supporto del campo semantico, significa che la mente razionale può misurare le dialettiche energetiche inerenti tra coscienza ed il totale organismico, tra individuo e individuo, tra complesso e super-io sociale.